martedì 7 febbraio 2012

34^giornata per la Vita


E’ rivolto in modo particolare ai giovani il Messaggio dei Vescovi intitolato “giovani aperti alla vita”. L’esordio ne svela subito l’intero orizzonte “la vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita”. E’ la nuova vita il futuro del mondo, la sua inesauribile giovinezza. In mezzo alle esigenze e ai bisogni, ai desideri e ai sogni che in un mondo febbrile premono sui pensieri e influenzano le azioni dei giovani, il senso della vita – la consapevolezza profonda che essa è dono ricevuto - coincide con il senso del bene, della gioia, della verità. Nel messaggio dei Vescovi c’è un implicito richiamo al mondo adulto. La parola è si rivolta ai giovani, ma perché gli adulti intendano. Sono gli adulti infatti che consegnano ai giovani il mondo che hanno saputo trasformare tramandando l’apertura del cuore verso una vita generosa. Ciò che conta dunque è la testimonianza vissuta che sa comunicare con passione per la verità la grande emozione di servire la persona umana più fragile, riconosciuta come bene inviolabile.
E’ l’esperienza di aiuto che convalida la scoperta che la vita, prima meraviglia, è il destino condiviso che ci rende fratelli in un vincolo d’amore. L’uguale dignità di ogni essere umano vivente ci apparirà sotto la luce di quel mistero che rapporta la vita al Dio della Vita.
I giovani, chiedendoci testimonianza, sono alunni che chiedono coerenza ai maestri, per bisogno di fedeltà vissuta; sono loro che guidano al desiderio di verità e di gioia, contro l’egoismo e l’indifferenza, o l’individualismo. Ci restituiscono speranza. Sono loro, i nostri giovani, le sentinelle dell’aurora, il popolo della vita.