mercoledì 25 novembre 2015

Vita Nascente: BELLISSIMO! 9 Mesi Di Gravidanza In 4 Minuti: Ecco...

Vita Nascente: BELLISSIMO! 9 Mesi Di Gravidanza In 4 Minuti: Ecco...

UN' ENNESIMA VITTIMA INNOCENTE - URGE CULTURA PER LA VITA



La notizia riportata nei giorni scorsi dai giornali è di quelle notizie che lasciano senza parole. In un giardino del padovano è stata fatta una macabra scoperta: il corpicino di un feto, rivelatosi poi di una bimba quasi del tutto formata è stato ritrovato in un giardino nel padovano. Poi si è saputo che la mamma era una diciasettenne che per procurarsi l’aborto  aveva preso la Ru486, farmaco con effetti abortivi, e dopo aver partorito si è liberata del corpicino, aiutata dal fidanzatino diciottenne. Un’altra sferzata violenta alla dignità del concepito, un’ennesima vittima innocente.
A queste notizie dovrebbe seguire il silenzio e la preghiera. Ma  si sente anche il bisogno di dire qualcosa, forse  per liberare la coscienza da un peso, da un sentimento di corresponsabilità con quanto è accaduto.
                     Io sento anzitutto il bisogno di rivolgermi a questa giovane. Lo faccio con le parole, che non hanno bisogno di commento, con le quali Giovanni Paolo II, nella Enciclica Evengelium, parla alle donne che non hanno accolto una nuova vita. "Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto ciò che si è verificato e interpretatelo  nella sua verità: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore." (E.V. §99)
            Desidero inoltre far sentire la voce dei Centri aiuto alla vita sparsi in tutta Italia,   noi tutti volontari per la vita che sappiamo cosa significa non lasciare sola una donna in un momento così delicato come la gravidanza,  sentiamo la necessità di ribadire l'urgenza di una nuova "Cultura della Vita" che, nel rifiuto di ogni ipocrisia, che porta spesso a giudizi di condanna degli altri, ci aiuti a riscoprire tutta la verità sull'uomo e sull'inizio della sua vita e ad offrire vera solidarietà a chi soffre.
            Sentiamo  il bisogno di chiedere a tutti di far conoscere l'attività dei Centri di Aiuto alla Vita, i servizi offerti, le loro sedi,  le opere del Movimento per la Vita come: il numero verde SOS Vita (8008-13000), attivo 24 ore su 24, al quale può rivolgersi una donna in difficoltà per una gravidanza difficile o inattesa, ora attivo anche sul web e Progetto Gemma grazie al quale si propone l' "adozione di una mamma e del suo bambino”. Ma si può partorire in anonimato presso gli ospedali e lasciare il bambino in adozione oppure se non si vuole partorire in ospedale ci sono le “Culle per la Vita” dove poter lasciare il bambino. A Camposampiero ce n’è una per esempio.
            Aggiungerei che fatti del genere denotano una quasi totale assenza di un’educazione dei giovani ai valori della vita, ad una sana e corretta educazione affettiva e sessuale. Noi ci proponiamo con i nostri programmi e iniziative nelle scuole e nelle parrocchie mettendo a disposizione esperti in materia per parlare ai giovani e far capire l’importanza di una sessualità responsabile che porti un domani ad una genitorialità responsabile.
            Forse se quella giovane avesse conosciuto le opportunità offerte dal Volontariato per la Vita cioè aiuti concreti, valide alternative all’aborto e non “mere parole”, avrebbe fatto una scelta diversa.
Lo diciamo sulla base dei dati relativi alla attività dei CAV. Si  può stimare che in 40 anni di attività siano nati in Italia, grazie ai Centro Aiuto alla Vita, oltre 170.000 bambini e che siano state assistite circa 600.000 donne molte delle quali vengono ospitate nelle case di accoglienza o presso famiglie o in case in affitto gestite dai CAV. Mai nessuna di questa donne si è lamentata o pentita della scelta fatta.
            E’ questa la migliore conferma della  reale "amicizia" del Volontariato per la Vita verso la donna ed il suo bambino, ed insieme la dimostrazione della capacità di offrire condivisione ed  aiuto usando solo Gratuità e Solidarietà che sintetizzano la  proposta per una nuova Cultura della Vita. Una Cultura che senza tradire la verità sia in grado di costruire una società  in cui l'uomo sia valorizzato per ciò che è e non per ciò che ha,  accogliendo tutti, proprio come una mamma che, con le braccia aperte, accoglie i suoi figli e trasmette la gioia della speranza, perché la Vita è speranza.

 Padova, 23 novembre 2015

                                             
                                       Patrizia Masello
               Centro Aiuto alla vita di Campodarsego