giovedì 20 giugno 2013

SABATO 15-DOMENICA 15 GIUGNO GIORNATA MONDIALE DELL'EVANGELIUM VITAE


anche noi del movimento eravamo a Roma per celebrare la sacralità della Vita.

Bellissima e composta la fiaccolata della sera da via della Conciliazione a P.zza San Pietro con due testimonianze molto toccanti.


Bella la sensazione di essere uniti attorno al valore fondamentale e irrinunciabile in cui crediamo e cioè che la vita non si tocca perchè appartiene a Dio.

La Santa Messa presieduta da Papa Francesco è stata molto partecipata, intenso il messaggio contenuto nell'Omelia. 
LA FEDE RENDE LIBERI. “Diciamo sì all’amore e no all’egoismo – ha detto il Pontefice -, diciamo sì alla vita e no alla morte, diciamo sì alla libertà e no alla schiavitù dei tanti idoli del nostro tempo; in una parola diciamo sì a Dio, che è amore, vita e libertà, e mai delude”.
“Una fede che ci rende liberi e felici” ha ribadito il Papa, sottolineando che “solo la fede nel Dio Vivente ci salva; nel Dio che in Gesù Cristo ci ha donato la sua vita e con il dono dello Spirito Santo ci fa vivere da veri figli di Dio”.
La fede cattolica non è inno al “no”: “Non devi fare questo, non devi fare questo, non devi fare questo. No! Sono un inno, al “sì”, a Dio, all’Amore, alla vita. Cari amici, la nostra vita è piena solo in Dio, perché solo Egli è il Vivente!”.




MONS. FISICHELLA: LA CHIESA NON PUO' TACERE
Sul mancato rispetto della difesa della vita, dal suo inizio fino al suo naturale compimento, "la Chiesa non può tacere". Lo sottolinea monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, nell’indirizzo di saluto rivolto a Papa Francesco, al termine della Messa per la giornata dell’Evangelium vitae. Fisichella premette che "testimoniare in favore della vita è un impegno che va oltre i confini delle Nazioni. Un impegno per la piena promozione della vita umana e della sua difesa – sottolinea - dal primo inizio nel grembo di una donna fino all’ultimo momento in cui il respiro di una persona dice la sua presenza nel mondo. Questa vita è umana anche se si sviluppa poi una serie immensa di condizioni di debolezza, di sofferenza e di richiesta d’aiuto".
Tutto cio’, "non puo’ lasciare indifferenti i credenti" e in particolare "la Chiesa non puo’ tacere oggi quando, alle ingiustizie sociali del passato purtroppo non ancora superate in tante parti del mondo, si aggiungono ingiustizie e oppressioni ancora più gravi, magari scambiate per elementi di progresso, in vista dell’organizzazione di un nuovo ordine mondiale".
Fisichella osserva che "oggi in una società cambiata e trasformata, non mancano nuove sfide che si addensano all’orizzonte, purtroppo non sempre percepite nella loro gravità per l’indifferenza generale; sfide che mettono a dura prova la concezione stessa della vita umana e il rispetto della sua dignità".
Il presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione ricorda che "nel corso dei 20 secoli della nostra storia, in ogni parte del mondo abbiamo avuto la testimonianza costante di uomini e donne che hanno difeso la dignità della vita mentre altri erano distratti e volgevano lo sguardo altrove: bambini lasciati soli, donne abbandonate, malati cronici, portatori di handicap, persone in fin di vita, emarginati, esclusi, hanno trovato la vicinanza pronta e l’amore di questi testimoni".
Per monsignor Fisichella "questa giornata dedicata all’Evangelium vitae è un rinnovato appello perché tutti abbiano a rispettare, a difendere, ad amare e a servire la vita umana. Non è una prerogativa di noi cristiani – sottolinea - ma è un cammino comune, fatto insieme a tanti uomini e donne che, pur non avendo la nostra fede, condividono comunque il nostro annuncio e il nostro impegno".

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